martedì 19 marzo 2013

Studenti e dichiarazione dei redditi, risparmiare studiando Come detrarre le spese sostenute per lo studio e per l'affitto

Studenti e dichiarazione dei redditi, risparmiare studiando
Come detrarre le spese sostenute per lo studio e per l'affitto

Studiare può essere costoso sia in termini di fatica, sia in termini economici. In quest’ultimo caso esiste, però, la possibilità di detrarre parte dei soldi spesi per la formazione.
Le detrazioni sono delle agevolazioni fiscali previste per i contribuenti, che permettono una riduzione delle imposte da pagare, una sorta di "sconto" sulle tasse.

Spese per l’istruzione/tasse scolastiche
Le spese per l’istruzione, se inserite nella dichiarazione dei redditi, sono soggette ad una detrazione del 19% (in questo caso sull’imposta lorda IRPEF - Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche).
È possibile detrarre le spese per le tasse scolastiche e per le spese sostenute per le prove d’accesso a Corsi Universitari a numero chiuso.
Nello specifico, sono detraibili le spese relative la frequenza di Corsi di Istruzione Secondaria e Universitaria, Conservatori di Musica, Istituti Musicali Pareggiati.
Corsi e master ammessi alla detrazione:
  • Corsi di Specializzazione universitaria;
  • Corsi di Dottorato;
  • Corsi presso Università Libere;
  • Master Universitari gestiti da Istituti Universitari pubblici o privati;
  • Corsi presso Istituti o Università private o straniere;
  • Corsi SSIS per l’abilitazione all’insegnamento;
  • Corsi tenuti da Università Telematiche (purché riconosciute dal MIUR - Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca).
Le detrazioni sono previste anche per chi frequenta un Istituto Privato; va precisato, in questo caso, che la detrazione massima a cui si può avere diritto è pari a quella a cui hanno diritto gli studenti di scuole statali (indipendentemente dai costi superiori degli Istituti Privati).
È possibile usufruire delle detrazioni anche se si è uno studente fuori corso (si possono ottenere nella propria dichiarazione dei redditi o in quella intestata al genitore).
Non si possono detrarre invece gli importi spesi per l’acquisto dei libri di testo e nemmeno le spese sostenute per la frequenza di corsi tenuti da Ordini Professionali per accedere agli esami di abilitazione.


Deduzioni/detrazioni per il riscatto della laurea
Chi è iscritto a una forma pensionistica obbligatoria (e quindi lavora o ha lavorato) e ha riscattato gli anni di università (cioè ha pagato per rendere quegli anni validi ai fini del calcolo della pensione) può dedurre dal reddito i contributi versati: tradotto significa che tali spese possono essere sottratte al reddito complessivo sul quale si calcola l’imposta IRPEF da pagare.
Chi non ha mai lavorato può comunque riscattare gli anni di università: se si è “fiscalmente a carico” di un genitore (ovvero se il proprio reddito non supera i 2.840,51 euro) i contributi, infatti, sono detraibili, da parte del genitore che ha sostenuto tale spesa, al 19%.

Detrazioni per le spese d’affitto
Si possono detrarre anche le spese per l’affitto. In particolare:
  • Inquilini di età compresa tra i 20 e i 30 anni (contratti ex Legge 431/1998). Per chi ha un reddito fino a 15.493,71 euro le detrazioni arrivano a 991,60 euro; l’agevolazione spetta per i primi 3 anni di contratto.
  • Inquilini con “contratti liberi” e “contratti convenzionali” (ex Legge 431/1998). Per chi ha un reddito fino a 15.493,71 euro la detrazione arriva a 300 euro, mentre chi ha un reddito fino a 30.987,41 euro ha diritto a detrazioni fino a 150 euro.
  • Inquilini con “contratti convenzionali” (ex art. 2, comma 3 e art. 4, commi 2 e 3 Legge 431/1998). Per chi ha un reddito fino a 15.493,71 euro la detrazione arriva a 495,80 euro, mentre chi ha un reddito fino a 30.987,41 euro ha diritto a detrazioni fino a 247,90 euro.
  • Studenti universitari fuori sede (contratti ex Legge 431/1998, contratti di ospitalità, assegnazione in godimento e locazione stipulati con enti per il Diritto allo Studio, Università, collegi universitari riconosciuti, enti senza fini di lucro e cooperative). Rientrano in questa categoria gli studenti che seguono un Corso di Laurea nell’Unione Europea ma anche gli studenti residenti in un Comune situato in una provincia diversa e ad almeno 100 km dall’Università alla quale sono iscritti. Si ha diritto a una detrazione del 19% del canone pagato per un massimo di 2.633 euro di spesa.

Borse di studio
Le borse di studio sono considerate un reddito “assimilato” a quello del lavoro dipendente: ciò significa che sono soggette a tassazione e alle relative detrazioni sulle tasse pagate. Rientrano in questa categoria quindi le borse di studio corrisposte ai tirocinanti, anche se non esiste un rapporto di lavoro tra la persona e l’azienda che eroga la somma.
La maggior parte delle borse di studio, comunque, non concorre alla formazione del reddito (non sono considerate un reddito) e quindi non è necessario dichiararle. Ecco l’elenco delle borse di studio/assegni esenti dalla tassazione (e quindi anche dalle detrazioni da lavoro dipendente e assimilato):
  • borse corrisposte dalle Regioni agli studenti universitari;
  • borse corrisposte da Università per la frequenza di corsi di perfezionamento (in Italia e all’estero), scuole di specializzazione, corsi di dottorato, attività di ricerca post-dottorato, ricerca post lauream (anche se non legata a un dottorato di ricerca);
  • borse nell’ambito del programma “Socrates” e somme aggiuntive corrisposte dall’Università fino a un massimo di 7.746,85 euro annuali;
  • borse per la frequenza delle scuole universitarie di specializzazione delle Facoltà di Medicina e Chirurgia;
  • borse per la ricerca conferite da Università, osservatori astronomici, astrofisici, dall’Osservatorio Vesuviano, dagli enti pubblici e dalle Istituzioni di ricerca, dall’ASI - Agenzia Spaziale Italiana e dall’ENEA - Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile;
  • borse/assegni per le vittime di terrorismo, criminalità organizzata, per gli orfani e figli di orfani;
  • benefici economici a studenti meritevoli di età compresa tra i 14 e i 18 anni;
  • borse del governo italiano a cittadini stranieri.
I premi attribuiti per meriti artistici, scientifici o sociali costituiscono reddito e quindi vanno dichiarati (nella dichiarazione dei redditi compaiono come “redditi diversi”), senza alcuna deduzione.

Come fare per ottenere detrazioni/deduzioni
Per avere diritto alle detrazioni/deduzioni elencate si deve presentare la dichiarazione dei redditi; se si è fiscalmente a carico le detrazioni spetteranno al genitore.
Se ci si rivolge a un CAF - Centro Assistenza Fiscale o a un commercialista serviranno i documenti che attestano i pagamenti ed, eventualmente, il contratto d’affitto.
La dichiarazione dei redditi permette di regolarizzare la propria posizione, restituendo eventuali detrazioni richieste in eccesso oppure recuperando detrazioni non godute.

Altre agevolazioni: Modello ISEE
Per poter usufruire di agevolazioni pubbliche, tra cui quelle scolastiche, è necessario presentare il Modello ISEE - Indicatore Situazione Economica Equivalente all'Ente che fornisce la prestazione sociale agevolata (per esempio all'Università).
In tal modo, in base al reddito del proprio nucleo familiare, è possibile avere, per esempio:
  • libri di testo gratuiti o scontati;
  • servizio mensa gratuito o scontato;
  • agevolazioni sulle tasse universitarie;
  • borse di studio.
Il Modello ISEE è un’autocertificazione che è possibile compilare con l’aiuto di un CAF che provvederà a inoltrarlo all’INPS - Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. In questo modo i dati relativi alla propria situazione economica resteranno a disposizione degli Enti accreditati, che potranno consultarli nel momento in cui verranno loro richieste agevolazioni e prestazioni economiche.
In allegato la guida "Studenti e Fisco" redatta dall'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale Emilia-Romagna.
Allegati:
Guida Studenti e Fisco. Agenzia delle Entrate

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