8 marzo 2013:
CONTRO LA
VIOLENZA SULLE DONNE
«Just to let you know that I’m alive» – «Solo per farti sapere che
sono viva»
scrivevano le donne
saharawi ai mariti profughi in Algeria quando la loro terra, il Sahara
Occidentale, veniva invasa dall’esercito marocchino.
Scrivevano su cartoline
sgualcite l’unico concetto che contasse davvero: sono sopravvissuta al carcere,
alla tortura, alla guerra. E ti aspetto.
Un racconto da una
prospettiva femminile, intima, familiare. Per ricostruire, attraverso le
testimonianze delle donne, i loro diari e le vecchie fotografie conservate come
reliquie, la storia di un popolo, il popolo Saharawi.
Un documentario,
realizzato da un team al femminile: la giornalista Emanuela Zuccalà, Simona
Ghizzoni fotografa, Giulia Tornari di Zona, la cantante saharawi Aziza Brahim
che ha prestato una meravigliosa canzone per il trailer.
In occasione della festa
della donna,
«Just to let you know
that I’m alive» – «Solo per farti sapere che sono viva»
Ore 11:30/ 14:00 incontro per le scuole superiori presso
l’Istituto Professionale “L. Einaudi”
Presentazione dell’Assessore del Comune della
Spezia alle Pari Opportunità e Cooperazione Internazionale Patrizia Saccone e
breve introduzione da parte dei volontari dell’Associazione «Laboratorio di Pace»
Lerici sulle attività e sui progetti dell’associazione.
A seguire l’interventi di Emanuela Zuccalà e
Fatima Mahfud (rappresentante in Italia delle donne saharawi ) - spazio finale dedicato agli interventi dei
ragazzi della scuola.
Ore 17:00/ 19:30 incontro
pubblico presso la Sala Consiliare del Comune di Lerici
Saluti del sindaco del Comune di Lerici
·introduzione da parte dei volontari dell’Associazione «Laboratorio
di Pace» Lerici
·intervento della giornalista Emanuela Zuccalà (presentazione
trailer documentario)
·intervento di un operatore del Centro Antiviolenza Provinciale
“Irene”
·intervento di Fatima Mahfud
La giornata si concluderà con un aperitivo
offerto dall’AUSER di Lerici.
Gli incontri saranno coordinati
dall'Associazione Saharawi “Laboratorio di Pace” Lerici.
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